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giovedì 23 febbraio 2017

Ternosecco

Aveva pensato di sedersi in uno di quei bar della terza età e strafogarsi di fritti e prosecchi fino a avere le allucinazioni, e quando i lampi delle allucinazioni cominciavano a balenargli davanti agli occhi,
sforzarsi di pensare dei numeri, perché è lì in quei momenti che la parte assopita della mente umana si risveglia e ripesca nel subconscio la conoscenza della cabala e del lotto che la vita frenetica di tutti i giorni ci ha fatto dimenticare, l’aveva letto da qualche parte, dimenticare non è la parola giusta, è solo un accantonare, mettere da parte le cose, che non vengono più fuori in condizioni normali, i vecchi che si siedono ai tavoli dei bar sul viale del popolo, loro sanno come fare, si organizzano in squadre con i turni, mattina pomeriggio, arrivano alla fase allucinatoria dei numeri e scappano sotto i portici a fare la loro giocata, c’è quando ci azzeccano e vincono, c’è quando non ci azzeccano, insomma si era convinto che anche lui, in condizioni favorevoli di luce, con un adeguato rifornimento di alcool e acrilammide, magari aggiungendoci una dose di fortuna e di concentrazione, anche lui avrebbe potuto aspirare al terno secco e sistemare un po’ di cose nella sua vita. 

Raimondo Quagliana