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martedì 14 febbraio 2017

Lettera d'ammore di Bernardo Provenzano a Saveria

Onorabile signorina Saveria,
la informo che ieri, vedendola uscire dalla messa cantata, ho consultato la nostra Madonna Maria santissima vergine Madre di Dio, e questa – senza bisogno di puntarle la pistola – mi è apparsa e mi ha dato il seguente responso: la signora Saveria è la fimmina adatta per te.
Potrei sfruttare questa apparizione e fare di Corleone una nuova Lourdes, ma nel dubbio che idda possa avere scambiato a mmìa per Bernardette, ho pensato che il mio paese non ha bisogno di sfruttare n’anticchia di acqua fitusa per fare venire i turisti. I turisti verrranno lo stesso, basta dirglielo con i modi opportuni.
Per quanto detto nella prima parte di questo pizzino, le sottopongo i seguenti argomenti che numero per comodità di risposta:
1.       Vossia sape riconoscere la cicoria dai giri e dai vurrani?
2.       Vossia sape riconoscere lo spaghetto spizziato dalla lingua di passero e dalla tempestina?
3.       Vossia sape mettere insieme in una pignata la cicoria e lo spaghetto spizziato con picchidda di Sali?
4.       Vossia sape riconoscere una tuma di prima scelta da un tumazzo fermentato?
5.       Vossia se la sente di fare zigghete-zaghete tra stalle e peri di limiuni?
6.       Vossia se la sente di educare la nostra prole nel rispetto dei valori santissimi della tuma e della cicoria?
7.       Vossia lo  sape che questa è un proposta che vossia non può rifiutare?
Attendo Vostra affermativa risposta su tutti i punti di codesto contratto d’amore che le faccio giungere nella giornata di San Valentino insieme a questa bella caciotta che per dargliela a lei mi sto togliendo di bocca.


Binno



Giorgio D'Amato