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venerdì 24 febbraio 2017

Amicizia ritrovata: Non aveva considerato

Dovevano separarsi, il vigile si avvicinava a passi veloci, era stata una leggerezza la sua, parcheggiare in quel tratto di strada, ma l’aveva intravista fra i passanti e non aveva resistito, l’aveva riconosciuta nonostante fossero passati tanti anni, cambiata era di certo, ma lui l’aveva adocchiata con la coda dell’occhio, una specie di abbaglio, cosi le disse subito, dopo il primo “come mai sei qui? Ti sapevo all’estero”.





Lei non glielo disse che non lo avrebbe mai riconosciuto, lui aveva certo notato lo sforzo, aveva aggrottato le sopracciglia, stretto gli angoli della bocca, come faceva sempre, le rughe dovevano essersi moltiplicate, gli occhi, non riusciva ad immaginare cosa avrebbe potuto vederci in quella faccia quasi sconosciuta, ma non del tutto, ancora se lo stava mangiando con gli occhi, come diceva lui. Ma poi dopo le prime parole si calmò, la voce era la stessa, un po’ più rauca, fumava, ne era sicura.

Vi ho viste insieme, ancora, siete sempre amiche? Di chi parli? Lidia, era con te, ho visto anche lei, l’ho vista allontanarsi. Lei rimase ferma, come se non stesse parlando più a lei, si girò per guardarsi alle spalle e cercò di ricordare, era con qualcuno? Si, ma non ricordava più chi, non riusciva più a focalizzare il suo viso, spostò l’attenzione sugli abiti, cosa indossava? Era una donna, Lidia, dice, ma lei non ricordava, cercò di distrarsi e riprese il discorso con lui, lo sollecitò a spostare l’auto altrimenti avrebbe preso una multa, si, si, hai ragione, dobbiamo vederci ti lascio il mio numero, no prendi il mio. Il vigile si fermò accanto a loro e li osservò arcigno, vado via, grazie, solo un momento,  e andò.

Lei proseguì e scartò tutto il resto, mise da parte i ricordi, la sua faccia la depositò al solito posto, quello in cui lo aveva già messo da tempo, aveva qualcosa di più importante da fare, qualcosa di assolutamente importante.

Non aveva considerato che la mente potesse farle questo, che potesse lasciarla nuda. Doveva trovare una soluzione. 

Doveva pensarci, ci avrebbe pensato più tardi. Decise di vivere quella giornata, aveva alcuni impegni, li avrebbe sbrigati in un paio d’ore, sperava che il sole che stava brillando rimanesse fino ad allora e già si vedeva seduta sulla panchina al sole. Aveva un libro.

Rosa La Camera