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lunedì 26 settembre 2016

Ho fatto l'amore con Antonella Clerici

Spesso, durante il pranzo di mezzogiorno, vedo la Clerici, mi piace soprattutto la canzone che accompagna alcune pause  del suo programma: le tagliatelle di nonna Pina. Non posso far a meno di pensare: quanto è "bbona" sta Clerici, come è burrosa e luminosa, con quei colori pastello chiari, bianco e rosa, come le case delle bambole che ti introducono dentro una fantasia da favola erotica. Se fossi uomo potrei farci più di un pensierino!
Una notte, sarà che avevo mangiato pesante, sarà che il mio subconscio voleva realizzare un pensiero o un desiderio nascosto nel più profondo del mio "io", vedo in una stanza tutta rosa, un bel letto a baldacchino, con coperte rosa con piccoli volants arricciati, un comò ricolmo di profumi, spazzole e quanto serve ad una donna per farsi bella prima di un approccio amoroso. E io sono lì.
Osservo l'oggetto del mio desiderio: Antonella Clerici, nuda, ma ricoperta delle sue tagliatelle, condite col sugo, salsiccia e pittinicchi. Mi guarda, mi sorride, mi invita ad andarle accanto, a godere di lei e della pietanza! La guardo vogliosa ma schifata, non riesco a sottrarmi, mi avvicino e comincio a baciarle i capelli, le stuzzico gli orecchi, e lei emette dei gridolini di piacere, scendo sul collo, ma non riesco a superare lo schifo per le tagliatelle che, in bella mostra sul suo corpo, cancellavano i colori che tanto amavo. Ma è più forte di me l'attrazione e le accarezzo le belle gambe tornite, penso adesso la bacio la dove non ci sono le tagliatelle, e cribbio, 'ste tagliatelle che rompono l'incantesimo!
Improvvisamente, mi sento afferrare da due mani forti e violente, che mi sbattono in un angolo, e vedo un uomo possente, che si butta sopra la mia Clerici e la possiede in mia vece, con una voglia bestiale. Realizzo che è così attizzato perchè da dove era nascosto aveva assistito ai miei approcci iniziali che, per colpa sua, erano rimasti desideri insoddisfatti. Ma la mia desiderata, con movimenti improvvisi e inattesi, riesce a scrollarselo di dosso dicendogli che non gradiva la sua mascolinità, che preferiva le mie carezze alla sua rude aggressione, carezze che  le davano sensazioni estasianti.  Così mi raggiunge rannicchiata e impaurita, comincia a baciarmi, con ardore, mi morde un orecchio,ci mordiamo, andiamo all'epilogo di un piacere sconosciuto e perciò elettrizzante!
L'uomo ci guardava ipnotizzato, non rinunciò allo spettacolo!
Poi esclamò: ma chi cazzzzzzz......e femmene che se fanno e femmene?? addo stà u cazzzzz??


Pina  Tomasello