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venerdì 31 luglio 2015

Il romanzo fantasy secondo AAS

Allo’, per prima cosa per fare un romanzo fantasy bisogna usare dei nomi incomprensibili perché più non si capiscono, più la gggente farà fatica a pronunciarli, maggiore sarà l’indice di gradimento.

giovedì 30 luglio 2015

Il romanzo epistolare secondo AAS

Il romanzo epistolare deve la sua fortuna non solo al genere tipicamente d'attesa (il postino suona sempre due volte) ma sopratutto all'atavico mal funzionamento delle Poste Italiane che mai hanno retto il confronto con quelle tedesche.

mercoledì 29 luglio 2015

Il calcio spiegato ai carabinieri



Alle ore 20,30 di sabato u.s. ventidue uomini in tenuta sportiva trovavansi su radura di colore verde-erba, entro l’edificio denominato “stadio”. Alla presenza di 62534 testimoni oculari, tra sedicenti “tifosi, arbitro, guardalinee, allenatori, medici sportivi, addetti alla sicurezza, agenti di polizia cane-muniti e venditori di ghiaccioli”, i cosiddetti “giocatori” iniziavano a contendersi una palla e continuavano a inseguire la medesima, provocando scompiglio entro le mura dello stadio. 

lunedì 27 luglio 2015

Il calcio spiegato alle zitelle

Con gli occhi chiusi e l'espressione beata, Rosina assaporava un sorso di rosolio alla menta che aveva preparato con le sue sante mani, orgogliosa di offrirlo alle sue amiche, venute a trovarla per aggiornarsi sugli ultimi pettegolezzi. Mariannina, Concetta, che dite, accendiamo la televisione?

venerdì 24 luglio 2015

Il romanzo erotico secondo AAS

Il  romanzo erotico non è fatto per le signorine, che le madri ripongono i libri al contrario per nascondere la quarta di copertina o meglio li gettano in fondo agli armadi o nei cassetti delle mutande. Appunto. Noi di cosa tratta il romanzo erotico non ne vogliamo parlare, che siamo una casa editrice seria e di queste cose non discutiamo.

giovedì 23 luglio 2015

Il calcio spiegato alle lesbiche

Campi isolati, lontani da sguardi curiosi, regole diverse che fanno del calcio femminile un mondo a parte. È soprattutto nei tornei dilettanti che si impara.

mercoledì 22 luglio 2015

La tragedia greca secondo AAS

La tragedia è la più grande espressione in versi dell'Atene del 5° secolo A.C.
Ci sono pervenute poche tragedie integre, e solo attraverso i kleenex usati per asciugare le lacrime degli spettatori che, immedesimandosi nelle sofferenze dei protagonisti, purificano l'animo dalle loro passioni.

martedì 21 luglio 2015

Il romanzo cavalleresco secondo AAS


Il romanzo cavalleresco deve la sua popolarità e la sua diffusione al fatto che a quei tempi non esistevano ancora vegani sulla terra, per cui si potevano sfruttare i cavalli e scannare i draghi, inoltre le auto non erano state ancora inventate, altrimenti col cavolo che quei poveri cavalieri indossata la maglia della salute di ferro si sarebbero appollaiati in groppa a ronzinanti fracchi che non si arrivava mai.

lunedì 20 luglio 2015

Il calcio spiegato ai (capretti) sardi

Addobadasa de manguru.
Aiò, questa cosa chiamata su calciu, che sensu ha? Ammincullu. Sas cose importanti de sa vita sono lavorare lavorare duro e mangiare dal propriu allevamento e sequestrare figlio ammeruladu de sos industriali milanesi.

venerdì 17 luglio 2015

Me lo sogno di notte

Ora i capelli li portava corti ma erano ancora ondulati, il castano dorato si era sbiadito, ma la cosa che più mi colpì di lei fu il portamento dimesso.

mercoledì 15 luglio 2015

Trenta



Nessuno vedrà le mie calze scivolare lungo la carne morbida, la piega della coscia che risale e segna il confine. Le accavallo, perdo l’equilibrio, sento che la mente galleggia, i miei organi interni fluttuano nel liquido amniotico che accoglie questa passione. Piove, o c’è il sole? M’importa poco, anzi non m’importa.

martedì 14 luglio 2015

lunedì 13 luglio 2015

17

foto di Taylor Kennedy
Sono le nove e novantuno. Ennesima batosta.
Da quando hanno cambiato tutte le regole e pure l'orologio, lei non riesce a trovare un equilibrio. 
Non riesce a mettersi in piedi in orario. 
Non riesce a mantenere la rotta.

venerdì 10 luglio 2015

Il genere "giallo" secondo AAS

I romanzi gialli non sono veramente puliti, di solito c’è un pavimento che viene sporcato di sangue – ecco perché stanno sui coglioni alle cameriere.
Il morto di solito ci scappa nelle prime pagine. A questo punto un investigatore decide di capire chi è stato l’assassino – questo passaggio alle cameriere sta tremendamente sui coglioni, soprattutto perché l’investigatore va in giro a far domande inutili lasciando pure impronte sui pavimenti.
A pagina 30 di solito un dettaglio svela inequivocabilmente chi è l’assassino (cosa che non viene notata dalle cameriere che, a quel punto, sono troppo prese da scope mocio spic-span).
A pagina 121, dopo che tanti vengono accusati ingiustamente, viene svelato il nome dell’assassino (puntualmente le cameriere – ormai hanno i coglioni veramente rotti - dicono “io l’avevo capito”).
La narrativa di genere giallo ha prodotto grandi capolavori, tra questi il famoso “Dieci piccole cameriere” – queste sono un gruppetto di ragazzone annoiate che vengono portate in un isolotto con un preciso intento, ammazzarle ad una ad una.
Sarà per l’incapacità dell’assassino – pistole scariche, corde che si spezzano, veleni scaduti, pugnali spuntati -, ma dopo tre giorni il numero di cameriere è sempre uguale, la conta viene fatta ogni mezz'ora. Le stesse, annoiatissime, non fanno che ripetere “vediamo chi è la prima a morire, già me lo immagino, ci stiamo rompendo i coglioni”. Al quarto giorno le cameriere cominciano a prenderci gusto ad essere servite e riverite. Stanno tutte in terrazza ad ordinare long drink e a leggere romanzetti gialli.

Morale: il romanzo “Dieci piccole cameriere” – scansato come la morte dai lettori di genere – è diventato una pietra miliare nella narrativa di emancipazione femminile ufficializzando lo sdoganamento della parola "coglioni" nel linguaggio femminile.

Giorgio D'Amato

giovedì 9 luglio 2015

L'oblio - sez. Premio Natale Patti

La pioggia si infrangeva sul parabrezza, così fitta che i tergicristalli non riuscivano a rendere la visuale chiara al di là del vetro. Era venerdì diciassette. Essendo sempre stata superstiziosa prevedevo qualcosa di orribile. Ma ero con lui. Eravamo fermi in auto.

mercoledì 8 luglio 2015

Trame piatte

Ci sono vite destinate a restare nel buio di un cassetto chiuso, come romanzi incompleti o dalle trame piatte, come la vita di Piera che in cucina i romanzi li legge a due a due, appena il tempo di mettere ordine in casa che già siede davanti un minestrone che bolle. 
È lì quando spunta Franco, il fratello svitato di suo marito. Lui le chiede cosa stia leggendo, lei mostra la copertina, una storia così, dice, pare bella, l’ho trovata stamattina tra vecchi libri che mi hanno dato.

lunedì 6 luglio 2015

Il maschio domestico e il raù


Il maschio domestico è, nella maggior parte dei casi, un individuo in possesso di normale autosufficienza deambulatoria. Dotato di capacità visive ed olfattive superiori agli altri primati, il maschio domestico è in grado di sfruttarle convenientemente per la ricerca del cibo all'interno della tana, riuscendo a pervenire agli anfratti più riposti dove la femmina nasconde le riserve magnatorie, spesso escogitando astuzie non comuni per addivenire allo scopo. 

venerdì 3 luglio 2015

Il calcio spiegato a Giovanni Muciaccia

Ccciao bambini, fffatto? 
Sono Giovanni Muciaccia, sono un ragazzo brrravo, ma talmente bravo che anche se siete troppo piccoli per capire, io ve lo spiego lo stesso, oggi facciamo una partita di calcio, fatto? Vi dimostrerò come con un attacco d’arte possiamo fare anche le cose difficili, fatto? 

mercoledì 1 luglio 2015

Una pura formalità

Proiezione obliqua della realtà. Può una stanza contenere una vita intera? 
Una stazione di polizia dove fantasmi di carne aprono cassetti della memoria, e tirano fuori sozzure e dubbi che mozzano lancette appese ai muri, perché il tempo è un buco che ti lorda la camicia di sangue. L’acqua misura quello che resta, è sporca come l’intenzione di strappare a un uomo la verità, ma la verità è un’idea e non è detto che nasconda una storia vera. 
Alla fine della corsa, al riparo dalla paura ci sono gli occhi di un uomo e poco importa che tu giochi con le parole è lui che vincerà, e poco importa che tu sia un gigante, sarà altro a schiacciarti; la pioggia è bastarda come la formalità che t’inchioda a quella sedia, riga i vetri, confonde e picchia duro assieme ai tasti ossessivi tic, tic, tic. E’ latte avariato dai ricordi come il colpo di pistola che hai dimenticato.