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venerdì 21 marzo 2014

Paura (una nuova stagione di morti?)

C'è chi non ci crede, ma, ahimé, hanno ricominciato. Si, proprio così. Hanno ricominciato a sparare e a sporcare di sangue i nostri marciapiedi. C'è chi dice che dagli arresti di Riina e Provenzano la mafia non ci sia più. E invece cazzate. C'è eccome. C'è ma è più debole in senso balistico ma fortissima in senso economico, di fatti è ricchissima. Solo che, adesso, col fatto di mercoledì stanno diventando forti come prima anche in senso bellico, e ci ridaranno paura, e ci ridaranno terrore e lunghissime pagine di cronaca nera. 
E io che ho sempre pensato di essere scampato agli anni '80 e '90 adesso ho tanta paura, io alla Zisa ci abito.
E adesso mi chiedo se ce l'avranno ancora con lo Stato. E adesso mi chiedo se ogni 3 giorni in qualche chiesa ci sarà un funerale. E adesso mi chiedo se ritorneremo ai presidi dell'esercito agli angoli delle strade ed ai cambi di guardia tra i giudici istruttori al Tribunale. Io adesso ho tantissima paura. Paura per me, di poter stare anche per sbaglio in mezzo a qualche raffica di piombo. Paura per la città, per i miei genitori, per tutti. Perché questi qua, riemergono dalle fogne, e non s'estinguono mai. Come gli scarafaggi.


Omicidio alla Zisa, ucciso il fratello di un boss. La vittima è Giuseppe Di Giacomo, era stato arrestato nel 2008 nell'ambito delll'Operazione Perseo ma era stato assolto.

Hubert Pennino

approfondimenti su Palermotoday 

Operazione Perseo

Operazione Perseo è il nome in codice di un'operazione antimafia condotta dai Carabinieri di Palermo il 16 dicembre 2008. In seguito all'operazione vennero catturati 99 mafiosi appartenenti ai vertici di Cosa Nostra palermitana che, unitamente a decine di gregari, tentavano di ricostituire la Commissione provinciale palermitana, così attuando il progetto - sostenuto dal boss latitante Matteo Messina Denaro - di riportare in vita la Cupola mafiosa di Cosa Nostra. Il capo sarebbe stato Benedetto Capizzi, capo del Mandamento di Villagrazia-Santa Maria del Gesù.
Tra gli arrestati di rilievo vi erano: Giuseppe Scaduto, capo di Bagheria, Gerlando Alberti, Gaetano Lo Presti e Giovanni Lipari tutti boss di Porta Nuova, Gaetano Fidanzati di Resuttana, Giovanni Adelfio di Villagrazia, Luigi Caravello della Noce, Nino Spera di Belmonte Mezzagno, Rosario Lo Bue di Corleone, Franco Bonomo di San Mauro Castelverde, Gregorio Agrigento di San Giuseppe Jato e Salvatore Lombardo di Montelepre.